Sindacati - rsa rsu

Questione 1

Le rappresentanze sindacali aziendali possono utilizzare la rete informatica aziendale per comunicare con i lavoratori?

Lo Statuto dei Lavoratori (L. 300/70) prevede che i rappresentanti sindacali possano utilizzare appositi spazi dove affiggere tutte le comunicazioni (art. 25 S.L.). Tale diritto si concretizza, di regola, mediante la predisposizione di una bacheca che deve essere collocata in una posizione accessibile a tutti i lavoratori. La norma risale agli anni 70 e il legislatore non poteva certo immaginare quale sviluppo avrebbero avuto i mezzi informatici e le conseguenze che gli stessi avrebbero determinato sull'organizzazione del lavoro; si pensi, ad esempio, al telelavoro, ovvero a quelle attività svolta dal dipendente direttamente al proprio domicilio, mediante l'ausilio degli strumenti informatici. Sembrerebbe allora inevitabile concludere che le vecchie norme non siano più funzionali alle esigenze attuali.

In senso contrario si è però espresso il Pretore di Milano in una recente sen tenza, resa nei confronti di una multinazionale che opera nel settore informatico e che comunica abitualmente con i propri dipendenti mediante i computer di cui gli stessi sono dotati. Con tale pronuncia (Pret. Milano 3 aprile 1995) è stato riconosciuto il diritto delle rappresentanze sindacali aziendali di utilizzare, per le comunicazioni di carattere sindacale, la rete del computer della società, e ciò proprio in base a quanto previsto dall'art. 25 dello Statuto dei Lavoratori; si può dire che è stato riconosciuto il diritto all'uso di una sorta di "bacheca informatica".

 

Questione2

I sindacati hanno diritto a comunicare con i lavoratori, oltre che mediante i tradizionali sistemi (bacheca, volantinaggio ecc.), anche con strumenti più tecnologici?

L’art. 25 della legge n. 300 del 1970 (lo Statuto dei Lavoratori) stabilisce che le rappresentanze sindacali aziendali hanno diritto di affiggere su appositi spazi, che il datore di lavoro ha l’obbligo di predisporre in luoghi accessibili a tutti i lavoratori all’interno dell’unità produttiva, pubblicazioni, testi e comunicati inerenti a materie di interesse sindacale e del lavoro. Il legislatore del 1970 ha voluto così consentire ai rappresentanti sindacali di poter raggiungere nel modo, allora, più agevole, tutti i dipendenti, per tenerli aggiornati sulle questioni di carattere sindacale.

La norma risale appunto agli anni 70 e il legislatore non poteva certo immaginare quale sviluppo avrebbero avuto i mezzi informatici e le conseguenze che gli stessi avrebbero determinato sull’organizzazione del lavoro.

Sono passati quasi trent’anni e sono oggi sempre più frequenti le imprese che utilizzano, per comunicare con i propri dipendenti, strumenti informatici collegati con i videoterminali che sono usati da tutto o da una buona parte del personale. Un analogo diritto sembrerebbe spettare dunque ai rappresentanti sindacali sulla base della norma sopra richiamata: il raggiungere i colleghi di lavoro per via telematica semplifica l’attività di comunicazione tra sindacato e rappresentati.

In questo senso nel 1995 il Pretore di Milano aveva ordinato alla IBM, su ricorso presentato dal sindacato, di consentire alle rappresentanze sindacali aziendali di utilizzare per le comunicazioni di carattere sindacale, la rete di computer della società: era così stato riconosciuto il diritto a una sorta di bacheca informatica.

Nel gennaio di quest’anno è stato sottoscritto alla Honeywell un accordo sindacale in virtù del quale è stato riconosciuto ai delegati del Consiglio di Fabbrica il diritto di utilizzare la posta elettronica nelle comunicazioni con i lavoratori (il 90% dei quali utilizza stabilmente un computer). Le comunicazioni con il Consiglio di Fabbrica sono ammesse senza limiti; nella posta elettronica aziendale è stata creata una casella postale riservata al sindacato, che può anche inviare messaggi collettivi a tutti i dipendenti, con un massimo di 16 comunicazioni annue. Nella casella postale elettronica è inserito anche un giornale sindacale elettronico: il nuovo giornale "by e-mail" sostituisce il vecchio giornalino aziendale. L’azienda si è poi resa disponibile a mettere a disposizione del sindacato, nei locali a esso riservati, computer e linee telefoniche, il software per la connessione in rete e uno spazio informatico sui server aziendali. Ciò significa che tutti i dipendenti possono liberamente accedere, in qualsiasi momento della giornata lavorativa, alle comunicazioni sindacali depositate, in spazi dedicati, sui server aziendali. Il Consiglio di fabbrica ha già collocato nei propri spazi informatici tutta la normativa contrattuale aziendale e il giornale elettronico, ed ha anche aperto un proprio sito Internet, sia per facilitare la comunicazione con i lavoratori che, trovandosi all’esterno della società, avrebbero difficoltà ad accedere ai server aziendali, sia per creare un punto d’incontro informatico con le altre rappresentanze sindacali aziendali.

Il rapporto con i lavoratori subirà un’evoluzione positiva: aumenterà la quantità, la qualità e la velocità del passaggio d’informazioni tra sindacato e lavoratori. Il processo decisionale diventerà più semplice e più democratico, sia per la maggior facilità di consultazione (al posto delle urne e delle schede di carta, un voto elettronico più semplice e più frequente) sia per i livelli più elevati d’informazione e conoscenza dei problemi.